Un’intervista al dottore in psicologia, pedagogia e filosofia della medicina Mirzakarim Norbekov
Il sistema Norbekov si è diffuso quasi in tutto il mondo. Autore di molti bestseller – “La saggezza dell’asino”, “La strada verso la gioventù e la salute” e altri -, è fondatore e presidente di un centro per la rigenerazione visiva a Mosca, con diverse filiali in tutto il mondo. Norbekov è un esperto di palingenesi nell’accademia internazionale dell’informazione all’interno dell’ONU. La sua metodologia di guarigione, che ha ricevuto un ampio riconoscimento in tutto il mondo, è tutelata da 18 diritti d’autore in Russia. Mirzakarim Norbekov è uno degli autori di una fondamentale scoperta nel campo della psicofisiologia umana. Ma più di tutto colpisce una cifra: il coefficiente di successo del suo metodo raggiunge il 95/97 percento! In altre parole, 97 persone su 100 sotto la sua guida ritrovano l’udito, riacquistano la vista e si liberano da molti altri malesseri.
– Le persone non ci credono finché loro stesse non vengono da noi, – dice Mirzakarim Sanakulovič. – Ma arrivano sperando in noi e non in se stesse. Non hanno nemmeno idea delle proprie immense capacità. Ecco l’esempio di una donna con un bambino. Per molto tempo lei aveva sofferto di infertilità e a 46 anni, dopo aver perso la speranza, aveva messo una croce sul proprio desiderio. Ai corsi cominciò a guarire dall’ipertensione e dall’esaurimento nervoso. E dopo un po’ di tempo, con sua sorpresa, restò incinta.
– Io so che in gioventù anche voi non siete stato il ragazzo più in salute…
– Nell’esercito i miei compagni mi picchiarono violentemente: restai in dialisi e diventai l’invalido del primo gruppo. La cosa peggiore per me non fu la distruzione fisica, ma l’umiliazione morale. Chissà, può essere che esattamente in quel momento nacque l’attuale Norbekov. Decisi di fare qualunque cosa fosse necessaria per recuperare la salute. Contrariamente alle diagnosi e alle prognosi dei medici, che già mi predicevano la morte entro pochi mesi, mi dedicai appassionatamente alle arti marziali. La vittoria su me stesso fu ardua e non immediata. Ma, ciononostante, arrivò. (Mirzakarim Norbekov diventò il premio d’argento al primo campionato di karate dell’URSS, dopo aver ottenuto la cintura nera e il secondo dan (il titolo di maestro dello sport a livello internazionale).
– Norbekov rafforzò non solo il proprio corpo, ma anche lo spirito. Chi sono stati i vostri insegnanti?
– Il mio primo insegnante è stato Said (significa conte, principe) Mohammed Chasan – discendente di sangue dell’ultimo dei profeti nella storia dell’umanità, Mohammed. Quest’uomo sorprendente, originario dell’Uzbekistan, ancora bambino andò in Gran Bretagna assieme ai genitori diplomatici, dove ricevette un’educazione eccellente, diventando in seguito a sua volta un diplomatico. Ma a causa di una seria malattia abbandonò il corpo diplomatico. Essendosi appassionato di filosofia orientale, a 46 anni cambiò drasticamente il proprio stile di vita. Trascorse quasi mezzo secolo nei templi del Nepal e dell’India, tra cui 19 anni da eremita in cima a una montagna. Nel ‘96 tornò sulle tombe dei suoi antenati, dove anche lui morì all’età di 112 anni. Negli ultimi sei anni della sua vita terrena Said riuscì a trasmettermi la sua sapienza. Altri miei insegnanti furono il direttore dell’Istituto di Lingue Orientali, l’accademico Ubajdullo Karimov, che aveva ricevuto, a tal proposito, il Premio Nobel per una traduzione del manoscritto di Avicenna, e il suo collega Machmud Chasain.
– Parlate dei vostri antenati come si parla dei santi…
– Di fatto ritengono che due dei miei antenati fossero dei taumaturghi. Sulle tombe di questi santi eremiti si trova un mausoleo presso il quale si recano migliaia di pellegrini per l’adorazione. Mentre per la fortuna in affari si recano presso un antenato della linea paterna, che è considerato un protettore dei mercanti. E chi non ha figli va al mausoleo del nonno di mia madre.
– I termini che incontriamo anche nell’elenco delle vostre cariche non sono comprensibili a tutti. Per esempio, che cos’è la palingenesi?
– Questa scienza, nata più di cinquemila anni fa, esplora le possibilità delle forze vitali dell’uomo che la Natura stessa gli ha conferito. Se volete, non è proprio una scienza, ma un’arte della rigenerazione.
– In cosa consiste l’essenza della vostra scoperta in biologia?
– Assieme al mio collega, dottore in scienze fisico-matematiche, il professor Ch. P. Bordjuk, siamo riusciti ad analizzare il lavoro del centro emotivo dell’uomo in condizioni di laboratorio e a trovare un enzima che è responsabile del feedback fra il corpo e le emozioni. In parole semplici, abbiamo padroneggiato la formula chimica del dolore e della gioia, della felicità e dell’infelicità. A ogni modo, si parla allegoricamente del feedback che sussiste fra il corpo e le emozioni in tutte le scritture. Come se avessimo creduto in un’algebra dell’armonia.
Infatti le emozioni sono la manifestazione dell’anima.
– Per sfortuna, fino al tempo recente, la medicina sovietica non si è occupata dell’anima. Ma proprio in essa bisogna cercare le radici delle proprie malattie e la strada verso la guarigione. Avete notato come i malati cronici diventino irritabili, biliosi e sgradevoli? Col tempo disimparano ad amare persino i propri familiari. Gli sembra che il mondo intero sia crudele con loro. Per la guarigione di tali persone sono necessari gli strumenti più sottili…
– Ma quale diritto ha un uomo di intromettersi nell’anima di un altro?
– L’uomo può guarirsi da sé. Noi non applichiamo sui nostri pazienti alcune influenze dirette. Il nostro compito consiste unicamente nel fatto che l’uomo possa cambiare la sua coscienza, superare gli ostacoli del “non credo” e del “non posso”. Noi aiutiamo solamente a incoraggiare l’equilibrio dell’anima e la salute del corpo. A tal proposito, il nostro metodo di auto-regolazione e di riabilitazione ha un sistema di protezione su dieci livelli – un reattore atomico ne ha quattro.
– Significa che una persona, nella speranza di ottenere da voi qualche verità…
– … la deve scoprire da sola. Nella mentalità europea è forte la fede in un aiuto esterno, in un dottore o, per esempio, nelle medicine. Ma, confidando completamente in un dottore, il malato diventa passivo, incapace di confrontarsi con i suoi problemi tramite le forze interiori. Le medicine rimuovono solamente i sintomi della malattia. Mentre l’organismo umano è sempre (!) capace di autorigenerarsi. Persino una scheggia caduta in un occhio viene lavata con una lacrima senza alcuna interferenza e senza la nostra volontà. Ricordate come formicola e prude una ferita che si sta cicatrizzando? Ognuno di noi può imparare a indurre queste sensazioni, e allora è come se una terza, magica mano accarezzasse, riscaldasse e guarisse il punto dolorante.
E’ risaputo che la mucosa gastrica si rinnova ogni 7-10 giorni e il sangue ogni 3-4 mesi. Per questo è appropriato paragonare il nostro organismo a un fiume corrente. E in tal caso, i nostri pensieri sono il suo letto. Dunque perché non dirigere il corso del fiume nella direzione necessaria, verso il ringiovanimento? In sostanza, il nostro sistema si basa su questi semplici principi.
– Cosa vorreste augurare ai lettori, malati e in salute, scettici e ottimisti?
– L’uomo per sua natura non ha il potere di essere ammalato e nemmeno sgradevole. Abbiate fiducia, qualunque malattia è curabile. Provate anche oggi, adesso, a sentirvi più sani, ringiovaniti, con una luce negli occhi e un sorriso felice. Coccolate questa immagine di voi stessi e tendete verso di essa. Prestate ascolto alla voce dell’anima in ogni istante: lei non vi ingannerà. Imparate a star bene con voi stessi, e allora ricomincerete a gustare la vita.